Besa vive a Bregace, comune di Ferizaj,in Kosovo. Ha la faccia tonda e gli occhi azzurri e muove concitatamente le mani quando parla. La incontro per la prima volta in una sala umida e buia, stipata all’inverosimile. Fuori piove a dirotto e la campagna cola acqua e fango lungo stradine malmesse che costeggiano casolari in mattoni rossi mai finiti. Dentro la stanza, a parte Faruk che le ha riunite, ci sono solo donne e ragazze. Da qualche settimana si ritrovano per discutere della possibilità di creare una cooperativa agricola. Cosa coltivare, a chi vendere, il prezzo, i semi, i punti di raccolta, la struttura, i ruoli e le responsabilità. Sembrano determinate e sicure di sé, spavalde ed elettrizzate. (…)