in Vivere altrove

C’è un posto al di là del mare

C’è un posto al di là del mare. Dove le cicale e i grilli cantano a squarciagola, la terra è scura e screpolata e le pietre bianche scricchiolano sotto i piedi. In questo posto ulivi rugosi ti spiano dalla finestra e un mandorlo solitario e malinconico offre un po’ d’ombra ai gatti che decidono di fargli compagnia. Un tappeto di aghi di pino conduce al mare e il letto secco di un fiume indica la strada per tornare indietro, giusto a sinistra della casa delle api. Per chi passa di qui, il tempo scorre pigro, allunga lento le ombre nel crepuscolo e cambia il colore delle amache che dondolano al vento, beate.

«A L. si vive come su una barca» ci spiega Marta, padrona di casa e antica compagna di strada, quando arriviamo. L’acqua è un bene prezioso, la luce è quella del sole, immagazzinata e restituita finché ce n’è.  (…)

Continua sul sito de La Stampa

Scrivi un commento

Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.