in Vivere altrove

Seguire la vita politica di tre nazioni non è un passatempo consigliabile

Il Rapporto “Italiani nel Mondo 2016” pubblicato qualche settimana fa dalla Fondazione Migrantes dice che siamo più di 4,8 milioni. Oltre la metà di noi risiede in Europa, soprattutto in Germania, Svizzera e Francia. Più di 3,990 milioni hanno diritto di voto. Dieci anni fa eravamo poco più di 3 milioni.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha commentato queste cifre dicendo che l’Italia “ha una storia antica di emigrazione. Una storia di sofferenze e di speranze. Una storia di riscatto sociale, di straordinarie affermazioni personali e collettive, ma anche di marginalità patite e di lacerazioni.”

Rifletto su queste parole e su questi numeri pochi giorni dopo aver votato (dall’estero) per il referendum costituzionale. Negli stessi giorni in Francia, il Paese in cui risiedo e pago la tassa sui rifiuti, le primarie repubblicane hanno espresso quello che sarà il candidato di destra alle presidenziali (…)

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