in Vivere altrove

La solitudine degli alfieri

La notizia è uscita un po’ ovunque. In Inghilterra, dall’anno scorso, esiste un ministro della Solitudine. La nomina del ministro ha accolto una delle principali raccomandazioni contenute nella relazione della commissione Jo Cox, secondo cui più di nove milioni di persone nel paese si sentono spesso, o sempre, sole. Due milioni di ultrasettantenni hanno, in particolare, ammesso di passare giorni e talvolta intere settimane senza incontrare qualcuno a cui poter rivolgere la parola. 

L’isolamento pare essere una nuova piaga sociale. Il fenomeno è studiato da medici, sociologi, e inizia, lentamente, a richiamare l’attenzione dei politici (anche di quella bolscevica della May!). Si sa, ad esempio, che la solitudine aumenta il rischio di malattie cardiache del 29% e quello di infarto del 32%. Che accelera il declino cognitivo negli anziani e che individui socialmente isolati hanno il doppio di probabilità di morire prematuramente di chi può invece contare su un qualche tipo di rete sociale.

La solitudine è ancora un enorme tabù: ammettere che siamo soli equivale ad ammettere che abbiamo, in qualche modo, fallito, privi come siamo rimasti di affetti, legami, amicizie. A nessuno, in fondo, piace ammettere un fallimento, quale che esso sia. 

La solitudine degli anziani ha cause diverse: la famiglia lontana, gli amici più cari già deceduti. Come diceva un vecchio signore intervistato dal New York Times in un articolo di qualche mese fa: “Il tuo mondo muore prima di te”.

Oltre, e probabilmente prima del ministro, per “combattere la solitudine” in Inghilterra si sono attivati i cittadini. Alcuni di loro adesso girano per le campagne con un camioncino pieno zeppo di piccole scacchiere con cui, come dice Ryan Child, fondatore di 5asideCHESS, sono convinti di poter “rompere il ghiaccio e riaccendere la conversazione”, riconnettendo le persone in un mondo sempre più disconnesso e solo. 

Non è infinitamente poetico che, contro chi si fa in quattro per convincerci a chiudere porte, porti, e mura di casa, c’è chi al di là del mare combatte con un alfiere, una regina, e una torre?

Pubblicato su La Stampa il 26/1/2019

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