in Diario dal Mozambico

Maputo: prime impressioni

Ci sono le strade con i nomi dei comunisti: Avenida Lenin, Avenida Mao-Tze Tung. Io però vivo all’angolo con l’Avenida dell’Allegria. C’è il muezim della moschea a fianco che mi sveglia alle cinque del mattino. Spero preghi un po’ anche per me. I semafori hanno le luci solo per le macchine e non per i pedoni. Quelli non hanno diritti.

La casa di Nelson Mandela è enorme, ma più grande ancora è quella del presidente Guebuza, appena eletto. Sui marciapiedi che la circondano non è permesso camminare. C’è il liquore al lichi, che sa di lichi veramente. Ma c’è anche la pizza, che è passabile. Ci sono i guardiani alle case, che aprono e chiudono il cancello e di sera si vestono che neanche nel Klondike. Il guardiano della casa dove vivo si chiama Eugenio ed è un vero spasso, sempre Bom dia, Boa tarde, Todo bem. Sempre col sorriso. Tanto c’ho il K-Uei. Qualche mese fa c’è stato un assalto, mi hanno detto, e lo hanno legato e imbavagliato. Non lo diresti, per via del sorriso.

Le finestre dei ricchi hanno le zanzariere. Io ce l’ho, ma visto che non sono ricca la metto pure sul letto, una mia zanzariera personale, che ho attaccato al lampadario, perché manca il gancio sul soffitto e io non so usare il trapano. Scende giù come una tenda e io la rimbocco sotto il materasso. Fa molto Karen Blixen e forse terrà lontana la malaria. Ma per quella e le altre terribili malattie che potrei prendermi, come il colera o la scabbia, mi affido al muezim, che alle cinque del mattino prega per tutta la città, spero di essere inclusa.

Sul tavolo della cucina c’è il filtro dell’acqua di terracotta. Si bolle una pentolona d’acqua e la si versa nel filtro, che poi la restituisce goccia a goccia. L’acqua che esce di lì però non mi disseta. Per fortuna mi sono portata il Supradin per reintegrare i sali. Qui gli occidentali per tenere a posto la casa hanno la empregada così loro possono stare tranquilli e pensare a lavorare e a cooperare. La mia empregada si è rotta il piede prima che arrivassi e domenica mattina ho lavato i pavimenti.

Lungo i marciapiedi si vende la frutta, manghi, ananas, lichi, quelli del liquore. Lungo la spiaggia invece ci sono i baracchini che cuociono il frango assado, il pollo alla griglia e i venditori di batik. Mi hanno raccontato che, comunque sia, sono fatti in Olanda. Sabato sera mi hanno portato all’Hotel Cardoso a fare l’aperitivo. Una splendida terrazza che dà sulla Baia. C’era una gatta che sembrava normale ma mi sono accorta che era africana perchè mangiava le noccioline.

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