in Vivere altrove

Vivere altrove… con Peter

viverealtrove_20060119.jpgPeter Skands è il nostro vicino di casa. Fisico teorico al Cern di Ginevra, pare sia una specie di guru nel suo campo. Per carità, non mi chiedete di più, so a stento di che campo stiamo parlando. Per me, Peter rimane l’uomo della porta accanto. Quello che non c’è mai, perché lavora sempre. Quello con cui bisogna parlare inglese anche se viviamo in Francia. Quello che non si lamenta se gli lasciamo il passeggino aperto davanti casa. Quello con cui condividiamo il tagliaerba e il bidone della spazzatura. Probabilmente il padrone del gatto spelacchiato che staziona sotto il nostro tavolo da giardino tutto il santo giorno. Ma quest’ultima è solo un’ipotesi non confermata. Celebrità o meno (nel caso, comunque, ben di nicchia), non è che ’sto Peter mi faccia poi tutto ’sto effetto. Parlo da profana, è ovvio. Inoltre, come vicino di casa è, diciamolo, piuttosto inutile. Mai che tu possa chiedergli, chessò, una cipolla, il sale o del lucido da scarpe. Primo, non c’è mai. Secondo devi sapere come si dice cipolla in inglese. Terzo, i fisici teorici non lucidano le scarpe e a partire dal mese di febbraio calzano solo sandali.

Quarto, il fatto di avere il tagliaerba e la spazzatura in comune, non è presupposto sufficiente all’intimità necessaria per bussare alla sua porta e chiedergli una cipolla. «One onion, please». E qui arrivo al punto. Ti trasferisci all’ estero e subito perdi la rete. Ma sì, la rete. Il vicinato, il network di amici, amiche e parenti cui telefonare nell’ ora del bisogno. Un sistema di mutua assistenza, di aiuto reciproco che – poco importa cosa predicano i sociologi della famiglia, – ancora esiste e resiste. La rete che attiva il passaparola, e in meno di un secondo ti suggerisce il nome della tata, ti seleziona la babysitter affidabile e disponibile il sabato sera, ti invita nella casa di campagna per salvarti dall’afa, ti porta la macchina dal meccanico, ti suggerisce il ristorante dove celebrare l’anniversario di matrimonio, e ti recapita a casa una cipolla. Altro che Peter Skands, presunta celebrità della fisica teorica.

Pubblicato su “La Stampa“, venerdì 4 luglio 2008.

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Commento

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  1. Ai fisici teorici decisamente meglio non chiedere cipolle … ma non ce l’ha una fidanzata più coi piedi per terra?

  2. La signorina che vive con Peter (moglie? Fidanzata? Concubina? Coinquilina?) è un’ingegneressa che si occupa di criogenia al CERN. Probabilmente dovremmo chiederle a lei, le cipolle. In tempo perché scongelino.