in Vivere altrove

Prendere la crisi per le corna

Celine ha 35 anni e vive a Bruxelles in un condominio acquistato in gruppo, con una coppia di amici e altre due famiglie incontrate su un sito di habitat groupé o co-housing. Ha due bambini e fa parte della Lega delle Famiglie. La mattina Céline veste Julie e Gustave con abiti di seconda mano acquistati per pochi euro ad un «troc papote» organizzato tra amiche e vicine. Ciascuno porta la sua collezione di vestiti, giocattoli o accessori inutilizzati perché gli altri scelgano, e si serve a sua volta. Alle 8 del mattino, davanti a casa, per Julie e Gustave passa il Pedibus, organizzato dai genitori degli allievi della scuola, che, a turno, accompagnano a piedi i bambini in classe. Lei va al lavoro con la sua macchina, ma sul percorso recupera in car-sharing due vicini che contribuiscono alle spese del viaggio. La musica alla radio, però, la sceglie lei.

Céline è una grafica, libera professionista. Oggi ha organizzato una riunione in una sala dell’ufficio che condivide con altri architetti, stilisti e contabili, tutti indipendenti. In comune, i mobili, la fotocopiatrice, la macchinetta del caffè, le conversazioni. A pranzo Céline mangia una torta salata e della frutta acquistata tramite un Gruppo di Acquisto Solidale che sostiene una fattoria nel Brabant Wallon. Alle 19, rientrata a casa, insieme ai coinquilini, rimette a posto le soffitte. Prima di uscire per la cena, Celine chiama la baby-sitter, che ha trovato tramite il Sel (servizio di scambio locale). La pagherà con i soldi a sua volta guadagnati con il Sel, dove offre regolarmente corsi di inglese e disegno. Libera per la serata e indossando una giacca di recente acquistata a Londra durante uno «swishing» (in inglese è il fruscio della seta, ma vuol dire anche «alla moda», una variante chic del troc-papote) e una borsa di Gucci affittata on line per la settimana, si reca a un cocktail che celebra la pubblicazione di un nuovo fumetto, che lei stessa ha contribuito a finanziare grazie al «crowdfunding», o finanziamento collettivo di progetti o di artisti. Vita altrove, prendendo la crisi per le corna.

Pubblicato su “La Stampa” l’8 marzo 2013.

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