in Vivere altrove

Il mappamondo sul comodino

John Kerry ha parlato di diplomazia in Medio Oriente, Shimon Peres ha ricevuto un premio, Bono ha filosofeggiato di capitalismo e Ban Ki-moon e Al Gore hanno discusso di cambiamento climatico. Christine Lagarde ha agitato lo spauracchio della deflazione nell’euro-zona e Pepsico, Nestlé e Cisco hanno annunciato un investimento di sette miliardi di dollari in Messico, facendo un po’ di ombra, ma solo un po’, ad Oxfam e all’ultimo rapporto pubblicato, in cui si dimostra che l’un per cento della popolazione mondiale controlla quasi il cinquanta per cento delle ricchezze del pianeta.

Matt Damon ha parlato di acqua e vita e ha ricevuto un premo anche lui, e Goldie Hawn ha consigliato all’élite mondiale riunita per l’occasione in pelliccia e moon boot come combattere lo stress. Il presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim ha evocato il problema dei profughi siriani in Libano senza lasciar spazio all’immaginazione (come se due volte la popolazione del Canada arrivasse negli Stati Uniti nell’arco di due anni, ha detto) mentre il Capo di Stato Islandese Ragnar Grimsson e sua moglie camminavano mano nella mano per le strade innevate, tra cecchini e limousine. ll presidente iraniano Hassan Rohan non è passato inosservato, e Melissa Meyer e Sheryl Sandberg hanno, come sempre, testimoniato dal vivo che non occorre per forza essere uomini per avere cervello, successo e soldi.

Milletrecento mini pretzels e millecinquecento bottiglie di champagne dopo, il mondo non è poi tanto diverso. Ma almeno per cinque giorni si è fermato a riflettere su dove siamo e si è preso la briga di domandarsi dove stiamo andando, complici le cime imbiancate e i boschi argentati della Svizzera.

Al World Economic Forum di Davos, ogni anno, si consuma un rito surreale e visionario che la gente comune spia da lontano, come si guarda girare un mappamondo sul comodino. Chi abita nella Confederazione, che lo ospita dal 1971, ha, sulla scena, un posto in prima fila.

Pubblicato su “La Stampa”, 31 gennaio 2014.

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