in Vivere altrove

Un silenzio completo ed assoluto

Flussi migratori, guerre, povertà estrema, diritti umani, epidemie. Niente di tutto questo andrebbe affrontato sull’onda delle emozioni. Le analisi, geopolitiche, demografiche ed economiche e gli scenari diplomatici o strategici, richiedono testa e cervello, non pancia e viscere. Non ho grandi dubbi al riguardo. Le coscienze dovrebbero costruirsi ed ancorarsi saldamente a fatti accertati, a numeri reali, alla comprensione, lucida, profonda, accurata e dettagliata, della Storia e delle storie. E ciò anche, e soprattutto, quando le risposte alle domande, come in questi tempi ingrati, non sono chiare o semplici o in grado di tradursi immediatamente in posizioni, decisioni o azioni concrete.

Però l’empatia, a volte, proprio non vuol sentir ragioni. Con l’empatia non si fermano le guerre. Non si curano i malati, non si ricostruiscono le città, non si crea giustizia. (…)

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