in Vivere altrove

Il rantolo del vecchio re delle favole

Giulia è italiana. È nata a Ginevra, dove va a scuola, e vive in Francia.

 Fosse un seme sarebbe forse un ibrido, di quelli che volano leggeri trasportati dal vento e mettono radici ora in un campo ora nell’altro, dando vita a piante che si mescolano ad altre piante, contaminando e lasciandosi contaminare, e diventando, nel processo, una nuova varietà, più forte, più ricca e totalmente indifferente alle staccionate e alle siepi.

Fosse un volatile sarebbe probabilmente un migratore. Una tortora, una rondine, una gru, una cicogna o una semplice oca selvatica. Perché malgrado non percorra (ancora) migliaia di chilometri per passare da una nazione all’altra, è chiaro già adesso che i recinti non le appartengono e che l’aria è il suo elemento. E l’aria, per definizione, non ha confini.

Fosse una canzone sarebbe senz’altro una ballata, di quelle che nascono in un posto e in un’occasione, ma poi rimbalzano di qua e di là, in contesti lontani, fintantoché la gente si dimentica della versione originale. Ma poco importa, a dire il vero, perché la ballata continua a muoversi e circolare, subendo una continua rimodulazione, e finisce che tutti la conoscono, ciascuno in una versione leggermente diversa che risuona, contemporaneamente, in tutte le lingue del mondo.

Mentre in Italia si discute di jus soli – sacrosanto, necessario e vergognosamente in ritardo – e altrove, ad esempio in Australia, si riducono i permessi di lavoro e si complicano i requisiti per ottenere il permesso di soggiorno, non posso che pensare a Giulia (alle Giulie) e alla sua identità, triplice oggi, e domani chissà.

E d’un tratto le grida di chi invoca chiusure, teorizza esclusioni e celebra sudditanze e patrimoni genetici inesistenti, mi paiono solo il rantolo, lontano, rabbioso e disperato, del vecchio re delle favole, che si ostina a far proteggere la torre più alta del castello, senza accorgersi che la principessa è già fuggita da tempo, ha varcato i confini del reame ed è partita, l’oceano e le stelle come solo orizzonte.

Pubblicato su La Stampa il 23/6/2017

Scrivi un commento

Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.